Michele De Lucchi – aMDL

Il complesso occupava in origine circa 200 ettari, situati all’incrocio di quattro confini territoriali, ed è stato dismesso a partire dal 1997 lasciando numerosi capannoni e una pista bellissima. Da allora, la storia della riqualificazione e reindustrializzazione dell’area è stata fatta di proposte abbandonate, buone intenzioni e svariati cambiamenti che hanno coinvolto Comuni, Provincia, Regione, sindacati, lavoratori, cittadini e imprenditori. Questo lungo e controverso iter ha portato alla trasformazione dell’ex area industriale in un’area commerciale. Nel processo di trasformazione, avvenuto all’interno del più ampio contesto di trasformazione di tutta la società italiana, la riqualificazione di quest’area ha dovuto cogliere tutte le opportunità senza distruggere totalmente la memoria del sito e dell’azienda.

Il sito dell’ex Alfa Romeo ha un vincolo architettonico identificativo. Il concetto è così ampio che ognuno lo ha trattato in modi diversi. Lavorare con più enti territoriali significa coordinarsi e collaborare con tutti per sviluppare un progetto utile a tutta la comunità. Inoltre, all’interno dell’area, sono presenti due edifici vincolati dalla sovrintendenza: l’edifcio progettato dagli architetti Latis e quello progettato da Ignazio Gardella. Il primo si trova a sud dell’area e ospita il Museo Alfa Romeo, il secondo, un tempo adibito a centro tecnico, è oggi in parte destinato a uffici. L’area a nord-est, occupata in origine da parte dello stabilimento produttivo, è stata utilizzata come parcheggio a servizio dell’eventoExpo Milano 2015.

Nel rispetto del vincolo architettonico identificativo, il sito è ragionevolmente trasformabile mantenendo l’atmosfera e la percezione della precedente destinazione. Ad Arese è stato possibile ricostruire la vecchia pista di prova, trasformata in una pista per corsi di guida sicura, per far sfilare vecchi e rari modelli e presentare nuove automobili. Un nuovo edificio, a forma di sasso, affianca la pista e ospita al suo interno le attività di scuderia, lezioni teoriche e saloni per le autovetture. Il centro di Guida Sicura è caratterizzato da attività di elevata specializzazione, è una struttura dove sviluppare programmi formativi per la prevenzione stradale come da “Programma Nazionale per la Sicurezza Stradale”. Il centro è articolato in aree attrezzate per esercizi di “Aquaplaning/Slalom”, “Esercizio su dosso”, Trucks”, e “Steering Pad” che sono collegate da viabilità di raccordo. Fortunatamente il problema di oggi non è sfidare le leggi della stabilità ma garantirla. (Photo Tom Vack)

Il confine occidentale dell’area è seganato dal corridoio ecologico che collega il Parco della Groane con il Parco del Lura. L’accesso all’area commerciale e all’area pista è garantito da alcuni ponti che attraversano il canale Lura e il canale Villoresi. La loro presenza all’interno del parco è di rilevante importanza. I ponti sono stati progettati per armonizzarsi al contesto e non disturbare il paesaggio bloccandone la continuità. Hanno una struttura in metallo sostenuta da basamenti di pietra, lungo i lati sono in aggetto due grandi fasce di verde naturale in continuità con le sponde del Lura.

Sul luogo del capannone di montaggio e vestizione finale è stato costruito il nuovo centro polifunzionale che si sviluppa su due livelli per una superficie totale di 135.000 mq. La cascina lombarda, la pergola, le persiane, i sottogronda e il tetto sono gli elementi che costituiscono il linguaggio architettonico. Il legno è il materiale principale che compone l’edificio. Il centro polifunzionale è comodamente raggiungibile e di conseguenza frubile da ogni tipologia di utenza attraverso diversi mezzi di trasporto. Per favorire la fluidità e la sicurezza della circolazione i percorsi sono stati suddivisi in quattro categorie: gomma pesante, gomma leggera, ciclabile, pedonale. I diversi percorsi non si incrociano mai tra loro.

Lo spazio interno, distribuito su due piani, misura quasi un chilometro per piano. La realizzazione di isole percettive che spezzano lo spazio riduce l’impatto visivo e la percezione delle distanze. L’utente che prima aveva difficoltà ad attraversare lo spazio, si trova in una situazione nuova che influenza tutto il sistema sensoriale, stimola la curiosità, l’immaginazione e la voglia di andare oltre le barriere per scoprire cosa si trova aldilà. Il percorso tra i negozi viene intervallato da spazi dove sedersi e riposarsi e l’utente lo percorre interamente come una piacevole passeggiata. Camminare attraverso un paesaggio informale stimola il pensiero, favorisce l’ambito relazionale e decomprime il peso della giornata e della settimana. Alberi, fontane e sculture segnano i confini visivi tra le isole percettive e arricchiscono lo spazio. Il verde ci mette in connessione con la natura, l’arte stimola l’immaginazione, entrambi fanno in modo che l’ambiente non risulti sterile penalizzando il benessere delle persone inibendone le potenzialità.

A servizio del sito è stata installata un’area per la vendita dei carburanti e un “drive in” per l’acquisto facilitato di casse di acqua e bevande che possono essere comodamente e direttamente caricate in macchina.